Pinzolo Dolomiti

Laghi del Parco Adamello-Brenta,
gemme prezione che ornano le montagne della Val Rendena

Tutto il territorio che circonda Pinzolo, Campiglio e la Val Rendena è ricco di acque e laghi di straordinaria bellezza.
Nel gruppo montuoso dell'Adamello-Presanella si trova una delle maggiori concentrazioni di laghi delle Alpi. La continua erosione delle rocce da parte dei ghiacci e il lento ma inesorabile ritiro delle stesse nevi eterne, ormai circoscritte alle zone più inaccessibili delle quote elevate, hanno infatti plasmato un territorio ricco di piccoli bacini la cui evoluzione, in alcuni casi, non è ancora terminata. Per altri, al contrario, è già iniziata l'involuzione. E' il caso del Lago di San Giuliano che, assieme a quello di Garzonè, fa parte di una serie di tappe obbligate degli escursionisti. I due specchi, situati poco sotto i 1950 metri di quota, in una delle valli che si sviluppa nei pressi dell'abitato di Caderzone, sono collegati l'uno all'altro. Il più grande e profondo è quello di Garzonè, le cui acque affluiscono nel più piccolo, che va incontro ai rischi di una lenta colmazione: l'accumulo di detriti, intanto, ne ha sancito il “divorzio”. In entrambi è abbondante la fauna ittica. Secondo la leggenda un valoroso guerriero, Giuliano, si sarebbe ritirato in riva a questi laghi per espiare le proprie colpe, conducendo una vita ascetica. La vicenda, in realtà, è assai più complessa e ad essa è dedicato perfino un ciclo di affreschi che si trova nel Duomo di Trento. Alla stessa credenza è legata la particolarità che avrebbero le pietre bagnate da quest'acqua, le quali garantirebbero l'immunità dai morsi delle vipere.

Lago di San Giuliano Lago di San Giuliano (foto www.tempoliberoweb.it)

Il Lago di Làres è invece uno tra gli ultimi nati del Trentino. Esso può tranquillamente essere mèta di una escursione, trovandosi a circa 2.650 metri di quota, alle falde del ghiacciaio del Crozzòn, sul versante meridionale dell'incantevole Val di Genova. Dal rifugio Bédole dista comunque più di tre ore di marcia. La sua attuale superficie supera i 45.000 metri quadrati, ma gli esperti ritengono possibile una sua ulteriore espansione. I primi segni di vita risalgono al 1948. La sponda a monte è formata dalla massa di un ghiacciaio: il progressivo ritiro i quest'ultimo dovrebbe coincidere con l'incremento della superficie.
Risalendo per intero la Val Genova, famosa per le cascate e per la suggestione del suo ambiente, si approda a un'altra serie di laghi: Mandrone, Ghiacciato, Rotondo, Scuro e Preséna. Nei pressi del Lago Mandrone si trova una chiesetta dedicata agli alpinisti, con accanto un cimitero di guerra. Il Lago Scuro si trova a mezz'ora di cammino, a 2.668 metri di quota. Il nome gli deriva dalla particolare colorazione delle sue acque, di un blu decisamente intenso. In tutti questi laghi la fauna ittica è assente, anche se, nonostante la quota elevata, riescono a sopravvivere alcuni minuscoli organismi.
Tra le escursioni più famose e, tutto sommato, nemmeno troppo impegnative, vi è quella che si snoda tra le montagne che circondano Madonna di Campiglio: il “Giro dei Cinque Laghi”. Gli specchi lambiti dall'escursione (5 ore circa di cammino) sono quello Ritorto (2.056 m), Nero (2.236 m), Gelato (2.386 m), Seròdoli (2.368 m) e Nambino (1.767 m). I comuni denominatori di questi laghi sono l'origine – di circo glaciale – e lo scenario nel quale sono adagiati, tra montagne maestose: infatti l'itinerario si sviluppa lungo l'anfiteatro montuoso che divide la Val Nambrone dai ghiacciai della Presanella.
Poco sotto Sant'Antonio di Mavignola, risalendo la Val Nambrone, scampata negli anni '60 alla costruzione di un'imponente diga, si raggiungono i due laghi di Cornisello, e più sopra, il lago Vedretta, nelle cui acque sprofondava fino a pochi decenni fa il ghiacciaio Cornisello, e il lago Nero. I laghi di Cornisello sono situati sul fondo di un grande circo vallivo incorniciato dalla Cima Giner, dalle Cime di Bon e Scarpacò, dalla Cima d'Amola, dalla Cima di Cornisello e dalla Bocchetta d'Amola. Siamo a una quota superiore ai 2.000 metri (2.083 per il Lago di Cornisello Inferiore, 2.112 m per quello Superiore). Il lago superiore si presenta molto profondo e con l'acqua d'un aspetto lattiginoso, a causa dell'apporto di materiali immessi dai ruscelletti che scendono dalle vedrette sovrastanti. Quello inferiore, invece, che è idrologicamente in comunicazione con il primo, è assai meno profondo e si presenta con un'acqua più trasparente.
Il Lago Vedretta, con i suoi 2.603 metri di altitudine, è di gran lunga il più grande tra quelli situati a queste quote nel Trentino. Copre infatti una superficie di oltre 87.000 metri quadrati, con una lunghezza massima di circa 800 e una larghezza di 180. In realtà si tratta di misure talvolta effimere perchè, come molti altri laghi che dipendono dalle nevi eterne e da fattori meteorologici, il livello dell'acqua è assai variabile.
Sul versante settentrionale di Madonna di Campiglio, a poco meno di 1.900 metri di quota, si trova il Lago delle Malghette, una delle méte più apprezzate. La sua forma ricorda nemmeno troppo vagamente una pera, ma le sue acque sono talmente limpide che talvolta è possibile scorgere il fondo a 10 metri di profondità.
Il Lago di Nambrone è situato ai confini del Parco Naturale Adamello-Brenta. Ha una superficie di quasi 35.000 metri quadrati e si trova a 2.436 m sul livello del mare. Come la maggior parte dei laghi del gruppo montuoso Adamello-Presanella, è di origine glaciale e occupa il fondo di un grande circo. Le sue acque sono estremamente trasparenti, mentre le sponde sono selvagge e pressoché deserte.
I laghi del Gruppo di Brenta
Oltre al vasto lago di Molveno, nel gruppo montuoso del Brenta altri laghi quali: lago di Tovel, lago di Valagola, lago Durigat nei pressi del Rifugio Peller, lago delle Salare vicino al passo della Nana e il lago di Asbelz nel settore meridionale del Gruppo.
Il Lago di Valagola è situato sul versante orientale della Val Rendena, a differenza della maggior parte degli specchi, che si trovano sul versante occidentale della valle. Posto ai piedi delle Dolomiti di Brenta, dove la presenza di laghi è assolutamente irrilevante, eccezion fatta per il famoso Lago di Tovel. La superficie coperta dal Lago di Valagola è di 13.000 metri quadrati, a meno di 1.600 metri di altitudine.
Lago di Tovel - Diventato famoso per il singolare fenomeno dell'arrossamento delle sue acque, la sua notorietà non è venuta meno nonostante da quasi 40 anni la diminuita presenza dell'alga unicellulare Glenodinium sanguineum non permetta più il ripetersi di quello spettacolo eccezionale. Il lago di Tovel rimane comunque un gioiello ambientale per la naturale colorazione delle acque e per la bellezza del territorio circostante. La forma del lago – di sbarramento da frana su bacino glaciale – è estremamente irregolare e le sponde precipitano piuttosto bruscamente nelle sue acque.

Lago di Valagola Lago di Valagola (foto Davide Martinelli)

Skiarea Madonna di Campiglio Val Rendena Val di Sole

Turismo in Trentino

Salvaterra.biz - RoyalAccommodations.com - About-Maremma.com | E-mail: info@agraria.org - Privacy